31.8.11

L'esordio antisemita di Hitler

Una lettera scritta da un giovane Adolf Hitler nel 1919 dimostra per la prima volta il suo profondo odio nei confronti degli ebrei: una copia di quel documento è custodita da tempo in un archivio di Monaco di Baviera, ma il Centro Wiesenthal ha acquistato quello che potrebbe essere l'originale della missiva e l'ha esposta al Museo della Tolleranza di Los Angeles. Si tratta della cosiddetta "lettera Gemlich", quattro pagine scritte dal trentenne soldato Hitler il 16 settembre 1919 al suo superiore - un certo Herr Gemlich - nella quale il futuro dittatore da' prova della sua arte oratoria a sfondo antisemita che utilizzava al fronte per incitare i suoi camerati a combattere. 

30.8.11

Così Eichmann voleva tornare in Germania nel 1956

Adolf Eichmann, l'ufficiale nazista che gestì la deportazione e lo sterminio degli ebrei durante il Terzo Reich, voleva tornare in Germania e consegnarsi alla giustizia nel 1956: è quanto emerge in un libro della storica Bettina Stangneth. Il volume, dal titolo "Eichmann prima di Gerusalemme", ripercorre gli anni dell'architetto dell'Olocausto successivi alla fine della guerra, quando l'ex tenente colonnello delle Ss fece perdere le sue tracce in Argentina dopo essere fuggito da un campo americano per prigionieri di guerra.

28.8.11

Il piano di Hitler per far parlare i cani

Abbiamo letto in questi giorni che gli Alleati avevano persino in mente di "bombardare" Hitler con ormoni femminili per ridurne l'aggressività (storia vera: leggi l'articolo del Corsera). Qualche settimana prima circolava anche la leggenda delle bambole gonfiabili che il dittatore avrebbe inviato alle truppe per rafforzarne il morale (storia dubbia: leggi uno dei siti che ne ha parlato). Proviamo a discutere allora di un altro progetto dalle discutibili fondamenta storiche, ma comunque oggetto di studi seri: Hitler voleva far parlare i cani. (già, come nel fantastico cartone "Up", guarda il video).

26.8.11

"Bormann vivo in Bolivia, si fingeva prete"

La testimonianza di un ex collaborazionista belga riaccende i riflettori sulla figura di Martin Bormann, l'anima nera del nazismo dato ufficialmente per morto a Berlino nel maggio del 1945, ma il cui destino continua a essere avvolto da un alone di mistero. In una lunga intervista, l'ultraottantenne Paul Van Aerschodt - condannato a morte in contumacia dal Consiglio di guerra di Charleroi nel 46 per le attività svolte durante l'occupazione nazista del Belgio - afferma di aver incontrato almeno quattro volte Bormann a La Paz, in Bolivia, dove l'ex collaborazionista belga in fuga si era rifugiato.Erano gli anni '60. ''Parlavamo in tedesco, lui veniva dal Paraguay'', raccolta Van Aerschodt.

24.8.11

Parte la caccia al tesoro di Hitler

Un misterioso tesoro in fondo al lago, nascosto lontano da occhi indiscreti piu' di settant'anni fa, poco prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, potrebbe presto tornare in superficie. Sarebbe stato sprofondato nelle acque del lago Stolp, vicino
al confine settentrionale del Brandeburgo, in Germania, il famigerato ''tesoro dei nazisti'', che oggi un gruppo di imprenditori britannici - scrive il tabloid tedesco Bild - ha deciso di scovare e riportare in superficie.
Continua a leggere...»

22.8.11

Si finge neonazista per smascherare chi sterminò la sua famiglia

Mark Gould e Bernhard Frank
Riproponiamo una storia di sei mesi fa, meritevole di essere ricordata per i diversi spunti che offre. Con diverse luci e ombre. E' la storia di uno storico ebreo che si è finto un simpatizzante nazista per acciuffare l'aguzzino che durante la Shoa sterminò la sua famiglia.

21.8.11

Olocausto, revisionismo e cifre reali. Subito polemica

Revisionismo di alta gamma che fa rabbia agli israeliani. È il nuovo lavoro di Timothy Snyder, accademico di Yale, dal titolo "Bloodlands. Europe between Hitler and Stalin". Un poderoso volume con cui lo storico ha riscritto la storia degli stermini di massa nell’Europa dell’Est con un approccio nuovo, volutamente anti-ideologico, che va dal 1932 al 1945. Una rilettura che ridimensiona, anche numericamente, l’Olocausto, inscrivendolo nel più complesso ciclo degli stermini voluti dai regimi dell’epoca. Massacri programmatici che trovano in motivazioni economiche e imperialistiche la loro chiave ultima di lettura. Osannato nei Paesi anglosassoni nei mesi successivi all’uscita, a fine 2010, è stato stroncato di recente in Israele sulle colonne di Haaretz, dove è incappato in una pesante critica a firma di Efraim Zuroff, storico dell’Olocausto, coordinatore delle ricerche sui crimini di guerra nazisti per il Simon Wiesenthal Center e direttore, nella stessa istituzione, dell’Israel office.
[altre notizie simili]

16.8.11

La rivelazione: Coco Chanel spia nazista

Coco Chanel
Coco Chanel fu una spia nazista: lo scrive in una biografia, uscita oggi negli Usa, il giornalista americano Hal Vaughan, tornando con particolari inediti sulle voci che vogliono la celebre stilista francese coinvolta con il Terzo Reich. Nel libro "Sleeping with the enemy, Coco Chanel's secret war" (A letto con il nemico - La guerra segreta di Coco Chanel), l'autore afferma che nel 1940, a 57 anni, la Chanel sarebbe stata reclutata dall'Abwehr, il servizio d'intelligence militare tedesco, con scopi difensivi.

Mappa delle operazioni militari: liberazione di Genova


Operazioni militari del 25 aprile 1945 a Genova
In questi giorni si parla di abolire le festività laiche, come il 25 aprile. A proposito: ecco un'interessante mappa delle operazioni militari del 25 aprile 1945 per la liberazione di Genova, appena pubblicata da Massimo Gentile. Visualizza l'immagine extralarge:qui
[altre notizie simili]

13.8.11

Why we must not forget Sant'Anna di Stazzema

Sant'Anna di Stazzema
On the morning of August 12th 1944, in Sant’Anna di Stazzema, one of the most terrible crimes, who injured the civilians during the second war, was commited. The cruelty of Nazi-fascists flinged, suddendly and inexorably, against everything and everyone. In the course of a few hours, in the suburbs of the small village (Vaccareccia, Case, Moco, Pero, Coletti), hundreds of corpses, which was massacred, burned and teared, remained on the ground.

12.8.11

Niente prigione per Scheungraber, il boia di Falzano

Josef Scheungraber
Josef Scheungraber, l'ex ufficiale degli alpini tedeschi - oggi 93/enne - condannato all'ergastolo nel 2009 per il massacro di Falzano di Cortona (Arezzo) nel 1944, non andrà in prigione a causa delle sue precarie condizioni mentali: lo ha detto oggi il suo legale, Gunter Widmaier, ma la portavoce della Procura di Monaco di Baviera, Barbara Stockinger, ha precisato che una «decisione definitiva» non è stata ancora presa. Nel novembre 2010 la giustizia tedesca aveva respinto il ricorso di Scheungraber, che era stato condannato al carcere a vita l'11 agosto 2009 dal tribunale di Monaco di Baviera, proprio come aveva già fatto il Tribunale militare di La Spezia nel 2006.

11.8.11

Morto Noach Flug, presidente del Comitato Internazionale-Auschwitz

Noach Flug
Noach Flug, il presidente del Comitato Internazionale-Auschwitz, è morto oggi a Gerusalemme, all'età di 86 anni. Lo ha reso noto il comitato a Berlino. Flug era nato a Lodz, in Polonia, nel 1925, ed era stato deportato dai nazisti nel campo di concentramento di Auschwitz insieme alla sua famiglia. Dopo la sua liberazione alla fine della guerra, nel 1945, aveva studiato economia e nel 1958 si era stabilito in Israele, dove era entrato nel servizio diplomatico. Dal 2002 era presidente del Comitato Internazionale-Auschwitz del Centro di coordinamento delle Organizzazioni dei superstiti dell'Olocausto.
[altre notizie simili]

Arrestato un intero giornale. La vendetta di Hitler


Robert Schwentke
Facile scrivere sceneggiature sulla Seconda Guerra Mondiale, altra cosa è creare un buon film. La lista è infinita, con strepitosi successi e mostruosi fallimenti. Certo è che, recentemente, i registi stanno cercando micro-storie da trasformare in kolossal: alcune esperienze sono state stratosferirche come Bastardi senza gloria di Tarantino. Ora la speranza è riposta su Robert Schwentke, che si cimenta su una storia nazista dopo il suo leggero "Un amore all'improvviso" e il suo rumoroso "Red". Ma la sua scommessa è interessante e sicuramente inedita: The Poison Kitchen, ispirato a fatti realmente accaduti sui primi passi di Hitler.

10.8.11

Ecco la vita reale all'ombra del Muro - 1961-2911

13/08/1961-13/08/2011
I primi mattoni del Muro di Berlino
Vita reale a Berlino sotto il Muro: foto (clicca la freccia in alto a destra)
[altre notizie simili]

Italia sconfitta, la Croazia "corregge" gli Accordi di Osimo

Il monastero di Daila (Istria)
Gli Accordi di Osimo sono ancora di attualità, oggetto di contese tra Stati, come se la Seconda Guerra Mondiale fosse appena finito. Così il governo croato firma un provvedimento che, così almeno spera, dovrebbe chiudere definitivamente almeno uno dei tanti capitoli ancora aperti. Sullo sfondo, il "patto", sancito dagli Accordi, per cui l'Italia, e non la Croazia o la Slovenia, si era fatta carico di risarcire i propri cittadini per i beni abbandonati o persi in Istria dopo la Seconda guerra mondiale.

9.8.11

Nazismo, la Svezia assolve il padre della Regina

Walter Sommerlath e la regina Silvia
 Walter Sommerlath, il padre tedesco della regina Silvia di Svezia, non sarebbe stato un membro attivo del partito nazista e avrebbe aiutato un ebreo tedesco a emigrare in Brasile dalla Germania. Sono questi i risultati di un'inchiesta commissionata a proprie spese dalla regina per fugare le ombre sul passato del padre. Inchiesta che è stata tuttavia accolta con scetticismo sia a Berlino sia a Stoccolma. Lo scorso maggio la televisione svedese Tv4 aveva accusato Sommerlath di avere approfittato del programma di "arianizzazione" di Hitler per prendere il controllo nel 1939 dell'industria dell'ebreo Efim Wechsler. Già in precedenza informazioni sulla militanza nazista di Sommerlath erano circolate pubblicamente nel Paese.

Il rabbino Freiberger rivela: Pio XII aiutò gli ebrei


Papa Pio XII
Il rabbino capo di Zagabria Miroslav Shalom Freiberger nel 1942 invò una lettera a Pio XII per ringraziarlo di quanto la Chiesa e i suoi capi avevano fatto a sostegno degli ebrei in Croazia. Il documento viene pubblicato in stralci dall'Osservatore romano, che ricostruisce la vicenda. «Pieno di rispetto - si legge nella missiva dell'esponente ebraico a papa Pacelli, dagli anni `60 oggetto di critiche sui suoi presunti silenzi nei confronti del nazismo e dell'Olocausto - oso comparire dinanzi al trono di Vostra Santità per esprimervi come Gran Rabbino di Zagabria e capo spirituale degli ebrei di Croazia la mia gratitudine più profonda e quella della mia congregazione per la bontà senza limiti che hanno mostrato i rappresentanti della Santa Sede e i capi della chiesa verso i nostri poveri fratelli».

Così cresce l'atomica, 66 anni dopo Nagasaki

La cattedrale di Hurakami a Nagasaki
Sessantasei anni fa la bomba atomica su Nagasaki. Le cerimonie, le frasi di circostanza, le commemorazioni... Ma ecco le tappe fondamentali nella storia delle armi nucleari, dall'alba del secolo a oggi passando per le tragedie giapponesi e arrivando al crescente pericolo dei giorni nostri.
1942 A Chicago un gruppo di scienziati guidati dall'italiano Enrico Fermi ottiene la prima reazione artificiale
di fissione a catena di atomi di uranio 235. 

Foto inedite sulla Seconda Guerra Mondiale

Due link per centinaia di foto sulla Guerra.
Il primo: infinita banca dati di foto in bianco e nero in venti capitoli storici
Il secondo: a colori, della Library of Congress, volute per la propaganda di Roosevelt
[altre notizie simili]

8.8.11

"The White Mouse" WW2 heroine and spy, dies at 98

Morta Nancy Wake, eroina della Seconda Guerra Mondiale
(più sotto il testo anche in italiano) 
Nancy Wake
Nancy Wake, a much-decorated World War Two spy and Resistance heroine known as "The White Mouse" for her ability to remain undetected, and who at one point was the Gestapòs most wanted person, has died in London at the age of 98. Born in New Zealand, Wake moved to Australia as a toddler, where she was raised. After a brief stint as a nurse, she worked as a journalist in Europe and married a French businessman, Henri Fiocca, in 1939. Trapped in France when the Nazis invaded, the dark-haired Wake soon became a Resistance courier and later a saboteur and spy.

All'asta il gioco disegnato nel bunker

Chiusi nel laboratorio-bunker, sotto il rischio di un bombardamento, per evitare nuove stragi. Ventiquattro ore su ventiquattro, senza uscire per non svelare segreti o per non essere sottratti al dovere. Persino per non lasciare spazio a fughe. Così scienziati e soldati semplici dovevano arragiarsi. Giocare a carte o leggere un romanzo, alla lunga, poteva sembrare ripetitivo. Così, qualcuno disegnò su un grande foglio bianco il tavolo da gioco del già celebre Monopoly (vedi qui sotto la foto del disegno).

7.8.11

Le morti che raccontano la storia

Rudolf Bradza
Deportati e torturati, criminali e boia, generali e partigiani. Hanno tutti (molto) più di 70 anni e piano piano lasciano questa Terra, come è naturale che sia, dopo essere scampati alle violenze o alle sentenze. La morte che arriva oggi riporta al passato, racconta ancora la storia, la grande storia della Seconda Guerra mondiale. Ecco, in rapida successione, chi se ne è andato recentemente.

6.8.11

Hiroshima, 242.862 motivi per ricordare

Hiroshima, 6 agosto 1945
Sessantasei anni, oggi. Il 6 agosto del 1945, con Hitler e Mussolini già morti, ma con il Giappone ancora in armi, gli Stati Uniti lanciarono la prima bomba atomica della storia dell'umanità. Poco più di una settimana dopo arrivò la resa incondizionata di Tokyo. Ecco, in estrema sintesi, quello che accadde il 6 agosto 1945 nella città giapponese di Hiroshima e, tre giorni dopo, nella vicina Nagasaki (le foto sul web: gli effetti delle bombe).
ENOLA GAY Alle 8:15 del 6 agosto 1945 un bombardiere americano B-29 (quadrimotore a elica) denominato "Enola Gay" (dal nome della madre del pilota) sgancia una bomba

Risarcimenti alle vittime italiane del nazismo, l'Aja riapre il caso

Retata nazista ad Arezzo
La Corte internazionale di giustizia riapre il contenzioso tra la Germania e l'Italia sui crimini commessi dai nazisti. L'Aja esaminerà infatti in udienza pubblica, dal 12 al 16 settembre, i ricorsi presentati da Berlino contro diverse sentenze di tribunali italiani per cui lo stato tedesco è stato condannato al pagamento di risarcimenti per le violazioni dei diritti umani compiute dal Terzo Reich durante la Seconda Guerra Mondiale.