14.4.14

Bloccata la vendita all'asta di oggetti di Hitler e Goering

È stata annullata la contestata vendita all'asta di oggetti appartenuti a Adolf Hitler prevista il prossimo 26 aprile a Parigi. Il Conseil des ventes volontaires (Cvv), l'autorità di regolamentazione e sorveglianza delle vendite pubbliche, ha annunciato che la casa d'aste ha deciso di ritirare dalla vendita i lotti degli oggetti nazisti incriminati.
La ministra della Cultura, Aurelie Filippetti, che era intervenuta presso il Cvv dopo le critiche delle associazioni ebraiche si è detta «felice di questa decisione, necessaria al rispetto della storia e della morale». In vendita alla casa d'aste Vermot de Pas di Parigi sarebbero andati una quarantina di pezzi - foto, mobili, passaporti, argenteria e porcellane - provenienti dalla residenza del Fuhrer nelle Alpi bavaresi e dalla vicina casa di Hermann Goring che furono sequestrati dai militari francesi della seconda divisione del generale Leclerc il 4 maggio 1945 a Berchtesgaden.
Erano subito insorte le associazioni ebraiche d'Oltralpe, tra cui il Bureau national de vigilance contre l'antisemitisme (Bnvca) e il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif) che ritengono che questa vendita sia «oscena» e rechi «offesa alle vittime del nazismo» e hanno chiesto l'intervento dei ministeri dell'Interno e della Cultura, oltre che del prefetto di Parigi, afffinché «l'asta sia vietata e vengano sequestrati gli oggetti».

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